Metabolismo dei carboidrati, lipidi e proteine Supplementazione con Melcalin Dimet, Nimet, Vita

Indice

Introduzione

Il metabolismo energetico cellulare comprende l’insieme dei processi che generano energia cellulare (ATP) in seguito alla demolizione di zuccheri (glicolisi), lipidi e, in piccolissima percentuale, delle proteine.

La produzione di ATP è fondamentale per il corretto svolgimento delle funzioni vitali poiché le reazioni cellulari e i processi dell’organismo che richiedono energia vengono alimentati dalla conversione di ATP in ADP; tra di esse vi sono, ad esempio, la trasmissione degli impulsi nervosi, la contrazione muscolare, i trasporti attivi attraverso le membrane plasmatiche, la sintesi delle proteine e la divisione cellulare.

Diverse sono le vitamine e i minerali utili ai processi metabolici e per ogni esigenza si può scegliere la supplementazione più adatta a risolvere le problematiche.

Melcalin Dimet, Melcalin Nimet e Melcalin Vita sono tre supplementi che, in maniera diversa, coadiuvano le terapie alimentari e fisiche per migliorare il benessere del paziente (vd.TAM: Terapia Alcalinizzante e Metabolica – per il recupero aspecifico da sintomatologia vaga- MUS).

Vitamine e Metabolismo energetico di carboidrati, lipidi e proteine

Le vitamine svolgono un ruolo essenziale nelle reazioni che riguardano il metabolismo di proteine, lipidi e carboidrati: il metabolismo lipidico viene influenzato da vitamine come la vitamina B1 (tiamina)1 così come dai folati e dalle vitamine B6 e B12; la carenza di queste vitamine ha un effetto aterogeno determinando un significativo aumento della deposizione di lipidi nell’avventizia dell’aorta2; studi effettuati sull’attività della vitamina B6 hanno rivelato che la somministrazione ad alte dosi di piridossina in individui alimentati con una dieta ad alto contenuto di grassi e di colesterolo determina la diminuzione della concentrazione di lipidi3,4,5. La riboflavina (B2) viene trasformata in coenzimi che sono coinvolti nella sintesi degli acidi grassi mentre la vitamina C è in grado diminuire significativamente i valori di colesterolo nel siero e favorire la trasformazione del colesterolo in acidi biliari6,7. La niacina può essere molto efficace al fine di ridurre LDL, colesterolo e trigliceridi e di aumentare i valori di HDL: è stato riscontrato che la sua somministrazione in combinazione con farmaci ipolipemizzanti (ad esempio, sequestranti degli acidi biliari) ha ridotto l’incidenza di eventi cardiovascolari e ha rallentato la progressione delle lesioni coronariche8,9.

Le vitamine del gruppo B sono essenziali anche per il metabolismo dei carboidrati, infatti contribuiscono a convertire i carboidrati in energia (ATP)10: un deficit di vitamina B1 (tiamina) determina complicanze simili a quelle che si manifestano nella sindrome metabolica come la disfunzione endoteliale. La somministrazione di tiamina, in soggetti carenti, può prevenire la formazione di sottoprodotti nocivi del metabolismo del glucosio, ridurre lo stress ossidativo e migliorare la funzione endoteliale11, mentre la somministrazione di vitamina B12 abbassa la glicemia.

Le vitamine del gruppo B sono coinvolte anche nel metabolismo proteico: molte reazioni amminoacidiche dipendono dalla presenza di vitamina B6, poiché questa vitamina interviene nel trasporto degli aminoacidi alle cellule, coadiuva nella costruzione di aminoacidi insieme ad altri enzimi ed è interessata nella sintesi e nel metabolismo di colina, metionina, serina, cisteina, triptofano e niacina12,3. Il folato è un altro nutriente essenziale coinvolto in molti processi metabolici tra cui la formazione di aminoacidi e la sintesi di nucleotidi (DNA)14.

Minerali e metabolismo

Tra i minerali implicati nel metabolismo dei carboidrati troviamo zinco15,16, rame e cromo.

Una carenza alimentare di zinco influenza negativamente l’utilizzo del glucosio: una sua carenza nella dieta durante la gravidanza influisce sullo sviluppo del feto e sul metabolismo dei carboidrati.

Una dieta povera di rame causa una ridotta risposta insulinemica, pertanto l’utilizzo del glucosio da tessuti periferici e il rilascio di insulina possono esserne influenzati17,18. Il cromo è un nutriente essenziale coinvolto sia nel metabolismo dei carboidrati che in quello dei lipidi: le ricerche in tal senso dimostrano che questo minerale è in grado di migliorare la sensibilità all’insulina ed è efficace nel ridurre i lipidi nel sangue19,20,21.

Altri composti ad azione energetica

Il coenzima Q10 (CoQ10) è una molecola organica utile per la produzione di energia28, un suo deficit determina sia disturbi della catena respiratoria, che portano ad alterazioni nel metabolismo energetico, sia la diminuzione del potenziale di membrana mitocondriale che a sua volta induce apoptosi. Le cause della sua carenza sono legate a vari fattori: mutazione del gene per la sua sintesi, inibizione della biosintesi dell’HMG CoA reduttasi, assunzione di statine, invecchiamento e cancro25.

L’L-carnitina è un altro fattore importante per il metabolismo energetico cellulare. È diffusa in tutto l’organismo ma le principali concentrazioni si trovano nel tessuto metabolico più attivo, come il miocardio e il muscolo scheletrico. E’ biosintetizzata all’interno del corpo umano utilizzando gli aminoacidi L-lisina e L-metionina ed è presente in molti alimenti come le carni rosse.

L’L-carnitina è indispensabile per il trasporto degli acidi grassi a lunga catena attraverso la membrana mitocondriale interna fino al loro sito di ossidazione, dove avverrà la produzione di energia sotto forma di ATP; una delle conseguenze più importanti della carenza di carnitina si manifesta con l’alterazione delle vie metaboliche che portano alla produzione di energia22,23,24.

Disturbi metabolici e controllo del carico glicemico

Il termine “sindrome metabolica” comprende un gruppo di fattori di rischio legati al sovrappeso e all’obesità che aumentano le probabilità di malattie cardiache ed altri problemi di salute come il diabete e l’ictus.

Uno stile di vita che comprende una dieta a basso carico glicemico si è dimostrata in grado di migliorare i profili di rischio metabolici in uomini e donne: ci sono sempre più studi che riportano come diete a basso carico glicemico siano in grado di prevenire il diabete, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro, compreso il cancro endometriale e l’adenocarcinoma esofageo (vd. MUS e soggetti dismetabolici – Obesità, diabete mellito tipo 2, disturbi funzionali gastroenterici)26,27.

Conclusioni

Tra le sostanze utili per migliorare il metabolismo di lipidi, carboidrati e proteine ci sono le vitamine del gruppo B e l’acido folico, minerali quali zinco, rame, cromo e iodio e sostanze come il coenzima Q10 (CoQ10) e L-carnitina; a seconda delle specifiche necessità si può seguire una supplementazione mirata.

Quando c’è bisogno di un’azione combinata sul metabolismo lipidico, glucidico e proteico, Melcalin DIMET costituisce un valido supporto grazie al suo contenuto in vitamine del gruppo B (B1, B2, B6 e B12 assieme all’acido pantotenico e alla niacina) e acido folico, oltre a minerali quali iodio, magnesio e cromo, che hanno come bersaglio rispettivamente la funzione tiroidea, quella muscolare e nervosa e il metabolismo del glucosio.

Melcalin Nimet associa le proprietà del Coenzima Q10 e L-carnitina a quelle di minerali come rame e zinco, interessati nelle reazioni di respirazione cellulare e di replicazione di DNA e RNA; questa formulazione risulta essere utile per garantire una sufficiente produzione energetica, una diminuzione della sensazione di stanchezza e un miglioramento della massa muscolare scheletrica (Skeletal muscle, BIA-ACC Biotekna).

Melcalin Vita è invece un supplemento multiminerale e multivitaminico utile non solo per migliorare il metabolismo di carboidrati, lipidi e proteine in quanto fonte di vitamine del gruppo B, rame e zinco, ma anche indispensabile nel periodo estivo, quando il fabbisogno di liquidi e sali minerali aumenta e si possono aggravare sintomi quali stanchezza e affaticamento.

Per ulteriori Approfondimenti:

Bibliografia

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